23 febbraio 2011

Il cibo cura! (guida ad un'alimentazione corretta)

Botero - Picnic
Alzi la mano chi non ama la fiorentina! Immaginavo: a parte qualche vegano (molto pochi), la maggior parte di noi “comuni mortali” non resiste alla vista di 800 grami di carne cotta rigorosamente al sangue! Io in primis, in qualunque ristorante andassi, non mi placavo finché non trovavo sulla lista del menu la scritta “carne taglio fiorentina”, dopodiché invocavo la presenza del cameriere al tavolo perché l'acquolina in bocca non mi dava tregua. Poi, un giorno, girovagando senza meta su internet, mi sono imbattuta in un sito di medicina (di cui non ricordo il nome) in cui non soltanto si sconsigliava l'uso abituale di carne rossa, ma il nutrizionista in questione ne descriveva anche dettagliatamente il procedimento di putrefazione nel nostro intestino. L'acquolina si è trasformata immediatamente in disgusto e la mia prima intuizione è stata che, dopotutto, già quando arriva nel nostro frigorifero o, ancora prima, sul bancone del macellaio, la carne animale non è altro che un cadavere in stato di decomposizione. Immagine orribile! Così decido di chiedere a Marco, il mio amico medico, il quale, non soltanto mi conferma quanto ho appena letto, ma mi specifica che le proteine animali sono difficilmente digeribili, pertanto buona parte della carne che ingeriamo, si deposita in alcune anse del nostro intestino e lì imputridisce. Ho quasi un conato di vomito! Lungi dal diventare una vegetariana (Marco mi spiega che, in ogni caso, abbiamo bisogno anche delle proteine animali, che non saremmo in grado di recuperare da nessun altro alimento), mi convinco, però, che è quantomeno necessario fare della carne un uso più consapevole, diminuendone la quantità di assunzione settimanale e verificando con quali cibi associarla affinché sia più facilmente assimilabile e digeribile. Il problema del nostro tempo è principalmente legato alla nutrizione, in quanto è ormai scientificamente comprovato che la maggior parte delle malattie cronico-degenerative siano legate allo stile alimentare dei paesi industrializzati.
Le principali caratteristiche di questo scorretto modello nutrizionale sono:
  • Eccesso calorico: assumiamo in media circa 1000 calorie in più al giorno di quelle che ci sarebbero necessarie: una spiegazione a questo fenomeno è dato dagli stati di ansia, di stress, che spesso vengono compensati con l'assunzione smodata di cibo; la fretta nel magiare che ci porta a non masticare il cibo adeguatamente, impedendo il senso di sazietà; lo scadimento qualitativo del cibo, legato ai metodi di produzione e di trasformazione.
  • Carenza di fibre grezze: è stato scoperto che la loro carenza è correlata a malattie come l'infarto, l'ipertensione, il diabete. Purtroppo, ancora oggi, si preferisce consumare i cereali in forma raffinata.
  • Eccesso di proteine e di grassi animali, di zucchero e di sale: questo modello alimentare è legato a doppio filo all'incremento delle malattie cardiocircolatorie, metaboliche e dei tumori.
  • Presenza di additivi e di residui di coltivazione: per motivi essenzialmente economici, agricoltori ed allevatori, non hanno alcuno scrupolo nell'utilizzare sostanze chimiche che rimangono, poi, in parte, nel prodotto finale. Questo modo di produrre, non solo da come risultato cibi inquinati, ma anche poveri di sostanze nutritive.

Migliorare la propria alimentazione, però, non significa semplicemente diminuire o abolire la carne, utilizzare cibi integrali e sostituire allo zucchero il miele. Tutto questo è indispensabile, ma continuerete ad avvertire tensione addominale, bruciore di stomaco, digestione difficile, se non imparerete a combinare nel modo giusto gli alimenti.

Quindi, è assolutamente da EVITARE:
  • associare cibi proteici con cibi amidacei: pasta, riso, orzo...con carne, pesce, uova...
  • associare cibi proteici diversi: fagioli e formaggio, uova e carne, carne e formaggio...
  • associare dolci e frutta con cibi amidacei o cibi proteici: in parole povere, evitare frutta e dolci come conclusione di un pasto complesso.

A questo punto appare di fondamentale importanza prestare attenzione alla composizione giornaliera dei pasti. Qualche esempio:

Prima Colazione: potrete scegliere frutta fresca di stagione, yogurt naturale, latte o caffè accompagnati da cereali integrali (muesli, pane, bicotti);
A metà mattina: frutta fresca;
Pranzo: antipasto di verdure crude miste, un piatto di cereali condito con sughi di verdure o salsa di pomodoro;
Metà pomeriggio: frutta fresca, fichi secchi, castagne, pane e miele, noci e nocciole;
Cena: uova cotte senza grassi, formaggi freschi, legumi, pesce non fritto, carne bianca (l'uno è alternativo all'altro, secondo quanto specificato prima), con contorno di verdura cruda o cotta e accompagnato da pane integrale.

Insomma, quando si parla di corretta alimentazione non bisogna immaginare si tratti di una combinazione rigida, poco varia o sacrificante, la classica triste insalatina scondita! Come avete avuto modo di notare, gli accorgimenti da applicare a tavola sono davvero pochi: limitare il consumo di carne, introdurre fibre, evitare se possibile carboidrati  e zuccheri raffinati e combinare i cibi correttamente.
Io ci sto provando da un po', chiaramente non è sempre possibile nè facile ed, ogni tanto, è anche piacevole lasciarsi andare a qualche “peccato di gola”; ma se riuscirete ad introdurre nel vostro stile di vita anche un terzo dei consigli che la medicina ci da in proposito, siate sicuri che state già facendo tantissimo per la salute ed il benessere del vostro organismo. Il mio consiglio è di non cominciare drasticamente, qualsiasi forzatura non farà bene né al vostro corpo né alla vostra psiche, rischiereste di sentirvi “stressati e depressi”. Potreste però cominciare ad introdurre qualche semplice accorgimento o a sostituire qualche alimento: io, ad esempio, ho cominciato ad usare lo zucchero di canna ed il miele al posto dello zucchero raffinato (vi assicuro che il risultato è lo stesso); ho limitato il consumo di carne; cerco di mangiare pasta integrale (ha lo stesso sapore della pasta normale e mantiene meglio la cottura, quindi non lasciatevi scoraggiare dal colore); acquisto fette biscottate ai 5 cereali e biscotti al grano saraceno (consiglio vivamente i “Molinetti” del Mulino Bianco); ho inserito qualche tisana “depurativa” e l'uso di spezie (pepe, peperoncino, curry, maggiorana, origano, rosmarino...) che sono ricche di vitamine e stanno bene su tutti i piatti.

Poiché, da donna, mi rendo conto che non è sempre facile mettere a tavola piatti che siano al contempo sani e piacevoli alla vista ed al gusto, ho deciso di chiedere aiuto al mio cugino Chef Cristiano, che ci supporterà con alcune delle sue “salutari” ricette ed al mio amico Marco che ci aiuterà nella scoperta e spiegazione dei singoli ingredienti.

Adesso, però, basta parlare, mi è venuto un certo languorino...Buon appetito a tutti!

P.S. Mangiare correttamente vi aiuterà anche a controllare il vostro peso (questo tipo di informazione ha sempre molto successo!) ;)

7 commenti:

  1. Grazie per i consigli, ma preferisco una bella fetta di "cadavere in stato di decomposizione" con a fine pasto un bel dolce!!!

    RispondiElimina
  2. Solo il modo in cui l'hai scritto fa già rabbrividire (brrrr!) e poi, quoque tu, Walter! Da medico consiglieresti questo ai tuoi pazienti? "Signore, lei ha il colesterolo?! Non c'è problema! Un bel cadavere di bue tutti i giorni e vedrà che porrà presto fine ai suoi patimenti!" ahahhaha! va be', dai, una volta ogni tanto te lo concedo uno strappo, ma solo perchè sei il mio compagno di Liceo più affezionato! :)

    RispondiElimina
  3. Argomento decisamente interessante,considerando che il ''Cibo''è uno dei piaceri della vita,ma con delle piccole attenzioni soprattutto nelle dosi e con delle preparazioni semplici si ottengono dei piatti decisamente gustosi..se solo si pensi alla parola Vegetariano..a me fa venire in mente il colore verde..ma soprattutto un cibo un pò penitenziale, co rinunce e privazioni,invece pochi piatti possono essere colorati,profumati e saporiti come quelli vegetariani..quindi mangiare vegetariano può essere una scelta di vita,ma puo anche essere una variante alla solita maniera di cucinare..qualunque sia la motivazione la cucina vegetariana consente alla fantasia di scatenarsi in abbinamenti stuzzicanti e imprevedibili come mischiare la verdura con frutta fresca o secca,di condire la pasta o il riso in modi sempre diversi..ricordate inoltre che a braccetto con gl'ortaggi vanno sempre le erbe aromatiche e le spezie capaci di dare un sapore speciale pesfino all'insalata...Chef Style...

    RispondiElimina
  4. gli direi di non mangiare la fiorentina tutti i giorni, ma a giorni alterni!!
    Francè il cibo è uno dei piaceri della vita!!!

    RispondiElimina
  5. Ribadisco che non e' mia intenzione spingervi a diventare vegetariani, io stessa non lo sono e mi concedo spesso "peccati di gola". E' solo un suggerimento per un'alimentazione piu' corretta e consapevole. Poi, e' chiaro, ognuno sceglie quale consiglio seguire e quale no. Sono d'accordo con chef style quando dice che la cucina vagetariana puo' costituire un'alternativa alla "solita minestra". Domani pubblichero' una "ricetta tipo", magari riusciremo a stuzzicare il vostro palato! ;)

    RispondiElimina
  6. Io ho addirittura eliminato lo zucchero sia nel latte che nel caffè. Una volta mettevo due cucchiai in un tazzone di latte.Mi sono abituata e ora sto molto meglio.Evitando lo zucchero ogni tanto posso permettermi qualche dolcetto senza sentirmi in colpa:)

    RispondiElimina
  7. Hai fatto bene ad eliminare lo zucchero raffinato, ma potresti comunque usare quello di canna. Piuttosto io ridurrei i caffè (non più di tre al giorno, che siano del bar o fatto con la moka di casa) ed anche i dolci che, contenendo comunque zuccheri, anche nei carboidrati (leggi "farina") aumentano la glicemia nel sangue. Ma uno strappo alla regola ogni tanto è concesso! Un abbraccio

    RispondiElimina