15 febbraio 2011

Fiori di Bach: e tu che paura sei?!


L'assenza di paura è il primo requisito della spiritualità. I codardi non possono mai essere morali.” (Gandhi)

Come abbiamo già accennato, il medico inglese Edward Bach catalogò 38 fiori, ciascuno dei quali corrispondenti ad uno stato d'animo.
Questa “intuizione” gli derivò non soltanto dall'amore che nutriva verso la natura e le piante, ma, soprattutto dal suo studio della medicina omeopatica. Bach, iniziò fin da subito a sintetizzare nuovi vaccini, chiamati nosodi, con i quali riuscì a curare molte malattie croniche. Ma, poiché si accorse che in alcuni pazienti la malattia si ripresentava, rielaborò tali vaccini, sostituendo ai batteri alcune piante che ne riproducevano gli stessi effetti benefici.
Fu a questo punto che si rese conto dell'importanza di curare, oltre alle “manifestazioni” della malattia, soprattutto la sua origine e di spostare l'attenzione dal farmaco al malato, catalogando i Fiori di Bach.

Per un corretta composizione del rimedio è prima di tutto essenziale analizzare se stessi e capire qual è lo stato d'animo o l'atteggiamento che vorremmo correggere. Dopo di che si passa alla lettura dei 38 tipi di fiori ed all'individuazione di quelli che meglio ci rappresentano. E' importante evitare inutili “ripetizioni”: non è necessario inserire 3-4 fiori tutti appartenenti, ad esempio, all'”incertezza”; basterà semplicemente individuare, per ciascun tipo, il fiore che meglio descrive l'origine o la manifestazione del nostro malessere.
Ciascun rimedio è composto, in media, da 4 o 5 fiori (comunque non più di 7) secondo un dosaggio prestabilito che verrà preparato dal vostro erborista e si presenta sotto forma di gocce da assumere per via sublinguale in quantità non maggiore a 4 gocce per 4 volte al giorno.
Dividerò la descrizione dei fiori partendo dallo stato d'animo, descrivendoli esattamente come fa Bach nel suo libro. Non potendoli elencare tutti e 38 contemporaneamente, cosa che potrebbe generare un po' di confusione, ho deciso di iniziare dai cinque fiori che rappresentano “quelli che hanno paura”:

Rock Rose: Rimedio di soccorso. Il rimedio per i casi di urgenza anche quando sembra che non ci sia più speranza. In caso di incidente, di malattia improvvisa o quando il paziente è molto spaventato o atterrito o se le sue condizioni sono molto serie. Se il paziente è incosciente, si può inumidirgli le labbra con il rimedio.

Mimulus: Paura delle cose dle mondo. Malattie, dolori, incidenti, povertà, buio, solitudine, sfortuna, le paure della vita quotidiana. Queste persone sopportano le loro fobie segretamente e in silenzio, non ne parlano volentieri agli altri.

Cherry Plum: Paura di avere la mente sovraffaticata, di perdere la ragione, di fare cose terribili e spaventose, non volute, che si sanno essere sbagliate e che non si vogliono fare, ma che tuttavia vengono alla mente e che si ha l'impulso a fare.

Aspen: Paure vaghe, per le quali non possono essere fornite spiegazioni e giustificazioni. Tuttavia il paziente può essere terrificato perché non sa che cosa di terribile stia per accadergli. Queste paure vaghe ed inspiegabili possono ossessionarlo di notte e di giorno. Questi malati temono spesso di dichiarare agli altri i loro disturbi.

Red Chestnut: Per quelli che non possono impedirsi di essere ansiosi per gli altri. Arrivano spesso a cessare di preoccuparsi per loro stessi, ma si rendono molto infelici per quelli che amano, frequentemente anticipando una qualche avversità che venga a colpirli.

Vi rinnovo l'invito a farvi guidare da un esperto nella individuazione della composizione più adatta a voi, almeno la prima volta.

Ribadisco che i Fiori di Bach non hanno effetti collaterali e non portano dipendenza.

Detto questo, mi piacerebbe sapere qual è la vostra paura.

Namastè


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