“Tanti
auguri!” - “Ma oggi non è il mio compleanno!” - “No, ma è
la festa della donna!”. Ah si!? Non me ne ero accorta. La mia
giornata procede come al solito. Riminiscenze scolastiche: fabbrica –
operaie - incendio - mimose. Ecco perché oggi è tutto più giallo.
O ingiallito. Perché gli uomini hanno deciso che oggi dovessimo
ricordarci di esistere e di avere una dignità pari alla loro.
Encomiabile. Tutto sommato mi sembra anche un gesto parecchio
altruista, dal momento che ho come l'impressione che, di avere una
dignità, l'abbiamo dimenticato proprio noi. Intere generazioni si
sono esposte ed hanno lottato affinché noi donne potessimo
conquistare gli stessi diritti e la stessa considerazione degli
uomini. Ma poi sono passati gli anni. E, alla fine, chissenefrega!
L'importante è che adesso posso fare tardi la sera, posso andare a
letto con chi mi pare, guido e neanche ci vado a votare, perché mi
rompo, voglio andare al mare... E, vi prego, non azzardatevi a
diffondere la voce che sono pure intelligente, questo mi
costringerebbe a lavorare per sopravvivere ed ho l'appuntamento con
la manicure... tutti i giorni. Anzi, fatemi un favore, trattatemi
come fossi un'immagine, perché voglio sentirmi bella e, se non lo
sono, che fa?! Tanto posso diventarlo: il mio seno è appena passato
da una seconda ad una quarta, dovrò pure farmene qualcosa! Cerco il
principe azzurro, ma, nel frattempo, mi accontento di un qualche
impresario che mi dia notorietà o di un ricco magnate che mi
garantisca un ministero, che ne so, quello di “sana e robusta
Costituzione”
(W l'Italia!). Anche se il cinema mi diverte di più, sono nata per
fare l'attrice! In quinta elementare ho recitato la parte della fata
turchina in Pinocchio... Ma resto una donna umile e sono anche pronta
a fare la gavetta, magari partendo dal Grande Fratello, purché mi
assicuriate un posto nel salotto buono della D'Urso. Sono una donna
riconoscente, cosciente che non si fa niente in cambio di niente;
quindi mi dichiaro disponibile a farmi dare una “bottarella” per
avere una “bottarella” (è questione di equità). E a chi mi
chiede come sia possibile che a ventiquattro anni già occupi un
posto alla Regione, rispondo inorgoglita che con la bocca ci so fare
(anche se non sono una brava oratrice) e sghignazzo compiaciuta!
Mmmm...Tutti sicuri che oggi sia la
festa della donna?!
Anche di “questa” donna?! E va be', allora non festeggio! E' che
proprio non mi ci rivedo. Già è un controsenso che io debba gioire
per aver conquistato un diritto che mi sarebbe spettato a prescindere
in quanto essere umano, giacché non è scritto da nessuna parte che
noi donne dovessimo asservirci agli uomini. Pure Dio, quando ha
punito Eva per aver compiuto il peccato originale, non è che le
abbia detto “Tu donna, sarai sotto lo schiaffo di Adamo”, ma l'ha
condannata solo (?!) a “partorire con gran dolore”... e, si sa,
al dolore siamo temprate, quindi, poco male! Pertanto, piuttosto che
festeggiare noi, sarebbe stato più giusto indire la “giornata
della fustigazione degli uomini”, creare un rito catartico
attraverso il quale gli uomini potessero espiare la colpa di averci
maltrattate e disprezzate per tutto questo tempo. Ma siamo proprio
sicure che le cose siano cambiate?! Io nutro qualche serio dubbio. Mi
direte che certi uomini sono dei “maiali”, che approfittano del
loro potere per ricattare le donne. Ma, se è vero che gli uomini
ricattano, è anche vero che, evidentemente, ci sono donne che si
fanno ricattare. E pochissime di loro per reale bisogno: la maggior
parte solo per trovare una strada più breve. Abbiamo confuso la
“libertà” con il “libertinaggio”. Diciamoci la verità, c'è
un ritorno (insano) alle origini. . Ma è un tornare indietro in
maniera distorta: un tempo eravamo controvoglia sottomesse agli
uomini; oggi lo siamo volutamente, sapendo, però, di avere il
diritto di ribellarci, per cui la nostra posizione è ancora più
subdola. Siamo noi, in fondo, che ricattiamo loro. Continuiamo a
sostenere che siamo migliori degli uomini, invece ci comportiamo
esattamente come loro. Siamo diventate peggiori e loro stanno
migliorando. Noi inseguiamo successo facile, carriera, denaro e loro
si innamorano. Abbiamo dimenticato che tutta l'energia che serbiamo
dentro potrebbe servirci per altri scopi. Abbiamo dimenticato che
siamo fonte di amore e di vita. Prendo in prestito alcune parole che
mi ha dedicato Claudia, tratte dal libro “Donne
che corrono coi lupi”:
“Donne, sorelle, madri, figlie, mogli, compagne...abbiate cura di
voi e pretendete sempre rispetto da chiunque, perché voi
siete la fonte della vita e attraverso di voi può avvenire il
cambiamento;
usate la voce del cuore, della mente e dell'anima per aiutare voi
stesse ed il mondo a cambiare. Usate
il vostro amore e i vostri buoni istinti
per sapere quando ringhiare, assalire, colpire violentemente, quando
uccidere, ritirarsi, latrare fino all'alba. Una donna deve scuotere
più la testa, traboccare di più, avere più intuito, più vita
creativa, più solitudine, più compagnia di donne, più vita
naturale, più fuoco, più cucina di parole e di idee. Non spendiamo
troppo in collera. Da essa facciamoci potenziare.
Ovunque voi siate
venite allo scoperto. Lasciate orme profonde. Raccogliete
le ossa di preziosi valori perduti e cantate per riportarli in
vita. Perdonate quando potete, dimenticate un poco e create molto.
Quel che fate oggi influenzerà la vostra discendenza femminile in
futuro. Le figlie delle vostre figlie delle vostre figlie
probabilmente vi ricorderanno e seguiranno le vostre tracce[...].”
E' tale il potere del
femminile, che non abbiamo davvero bisogno di scendere a compromessi,
siamo in grado di “creare”. Per cui, in questo giorno, fateVI un
favore: anziché sprecare le vostre energie inseguendo
spogliarellisti nei locali notturni, riunitevi e indirizzatele per il
risveglio del mondo (vedi Meditazione per sostenere il risveglio del Mondo): vi viene chiesto solo di generare Amore (cosa di cui siete
capacissime) e di proiettare questa luce a tutto il nostro Pianeta.
E, proprio oggi,
restate con i vostri mariti, fidanzati, compagni, figli; accuditeli,
sosteneteli, sentitevi dalla loro stessa parte! Sarà la migliore
dimostrazione del valore e del potere femminile che possiate dare a
loro ed a voi stesse.
Sono d'accordo....avvantaggiamoci di ciò che ci è stato donato alle origini ed impariamo ad utilizzarlo...l'evoluzione,con gli anni,è scaduta nella mediocrità, denaturalizzando e in taluni casi, svilendo la donna emancipata del 2000....aggiungiamo valore a noi stesse piuttosto che sottrarlo....
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