Mi guardo
intorno e nella mia camera sembra scoppiato un ordigno! Ieri,
Francesco, entrando, mi ha chiesto se fossero venuti a farmi visita i
Talebani. Che vergogna! Se ci penso, ho messo ordine solo poco più
di una settimana fa, eppure sembra che la mia stanza sia passata
attraverso una serie di guerre e bombardamenti. Cerco di trovare il
capo da cui partire, ma deve essere sotterrato sotto la catasta dei
miei vestiti, perché non riesco a vederlo.
Se è vero che il
disordine esteriore riflette il proprio stato d'animo, dentro
di me regna il caos! Ma mica da ora! Praticamente da quando sono
nata. Credo che, nel mio caso, quando gli Esseri Celesti mi hanno
impartito le informazioni a cui attenermi nel seguire il mio percorso
sulla terra, mi deve essere saltato qualche passaggio. Penso di aver
anche provato a chiedergli delucidazioni, ma immagino che, piuttosto
che continuare ad assecondare le mie centinaia di domande, abbiano
preferito spingermi verso il basso con un sonoro calcio nel sedere.
E' colpa di questa brusca discesa se la mia vita è iniziata
incasinata ed è continuata allo stesso modo. E' che non ho mai le
idee abbastanza chiare e la mia continua ricerca della perfezione,
non solo non mi consente di fermarmi stabilmente su un'idea, ma mi
spinge a cercare sempre qualcosa di meglio e contribuisce anche a
destabilizzarmi ed farmi convincere che nessuna intuizione sia mai
quella giusta e definitiva. Questo è ciò che avviene da circa 35
anni e che continua anche ora. E lo scompiglio che caratterizza la
mia stanza, non è soltanto una questione di puro e semplice
disordine, ma una sorta di valvola di sfogo di uno sconvolgimento
interiore in cui non riesco a raccapezzarmi.
Quindi,
partendo dal presupposto che ancora non sono riuscita a trovare la
mia “strada”, in questi ultimi mesi in cui ho iniziato il mio
percorso personale, avvicinandomi ai rimedi alternativi, cambiando
alcune abitudini quotidiane e lavorando sulla parte profonda di me
stessa, avverto un forte sentimento di destabilizzazione. Qualche
giorno fa, un'amica che sta seguendo un corso di chinesiologia
(l'Universo continua a porre un mucchio di persone interessanti lungo
il mio cammino), ha pensato di usarmi come “cavia” per un test.
Detto in parole semplici, la chinesiologia è un'arte che si
basa sullo studio dei movimenti del corpo, per risalire a determinate
“risposte”. Nello specifico, il test consisteva nell'individuare,
attraverso le reazioni del mio corpo, i Fiori di Bach più
adatti a me. Il responso è stato quantomeno inaspettato, poiché ha
indicato fiori che mai avrei preso in considerazione. Quando sono
andata a leggerne il significato, però, mi sono accorta che ci aveva
visto giusto; ecco perché l'”autoanalisi” non è sempre
efficace, perché spesso ci porta a confondere o sottovalutare alcuni
aspetti del nostro stato d'animo o, perlomeno, non ci consente di
legarli alla matrice corretta. Nel mio caso, più di tutti, mi ha
colpita la scelta del “cerato” che è il fiore di chi non
ha fiducia nelle proprie capacità, cambia spesso idea, quando riesce
a prendere una decisione viene assalito dai dubbi e perde tempo.
Insomma, questo fiore parla proprio di me.
In questo
ultimo periodo, infatti, benché, più o meno, mi senta indirizzata
verso un certo interesse, non riesco a decidere tra le varie
soluzioni possibili. Tutto mi sembra affascinante: naturopatia,
floriterapia, olistica, reiki, riflessologia; attualmente vorrei
imparare tutto in un'unica soluzione! E così, continuo a restare
sospesa nel limbo del dubbio e non mi spingo verso nulla in
particolare. Ed è qui che dovrebbe venirmi in aiuto un altro dei
fiori segnalatimi dal mio amico corpo: lo sweet chestnut, il
cui beneficio è appunto quello di riaccendere la luce interiore e
guidare verso un cambiamento decisivo, seguendo il motto “Mi
affido”. Secondo quanto mi consiglia, dunque, dovrei riuscire a
mettere da parte la mia smania ed affidarmi al volere degli eventi e
di Dio, chiedendogli di “guidarmi”, per riprendere le
parole di Aivanhov, “anche ciecamente secondo il suo
volere”. Attualmente mi sembra l'unica decisione saggia da
seguire, dal momento che il mio istinto continua a lanciarmi segnali
confusi e distorti. Forse, quando sarà il momento, la strada si
delineerà da sola. Credo che, per adesso, non mi resta che
incatenarmi a doppio giro ad una sedia ed aspettare; nel frattempo,
per accelerare i tempi, chiederò al buon Angelo Custode di
recapitare una lettera al Padreterno da parte mia...che si sia
dimenticato di me?
Come.... e quanto... ti capisco! :(
RispondiEliminaCaro "Cioccolatino", credo che la confusione sia un problema piuttosto comune! Non sappiamo mai cosa vogliamo e vorremmo che i cambiamenti avvenissero sempre repentinamente. Invece, dobbiamo aspettare e piano piano, dentro di noi, si farà luce. Se ti va, piuttosto, raccontaci il motivo del tuo disordine. Buon inizio settimana!
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