Paola Cimarosti |
Quando
parliamo di “rapporti di coppia” con un'amica, sembra
sempre di muoverci in un campo minato: dobbiamo fare attenzione a non
urtarne la sensibilità, a non valutare il problema in maniera troppo
superficiale, ma nemmeno indagare in profondità, evitare paragoni
espliciti con noi stessi e, più di tutto, non darle l'impressione di
emettere sentenze, trasformandoci nelle psicologhe “de' noiartri”.
Il risultato è che continuiamo a saltellare affannosamente in mezzo
ai suoi possibili pensieri “ma che ne sai tu?”, “vorrei vedere
te nella mia situazione!” e, ancora, “è facile parlare quando il
problema non lo vivi in prima persona!”, tentando di afferrare
nella nostra mente il consiglio che (crediamo) meglio si adatti alla
persona che abbiamo di fronte ed alla situazione che sta vivendo.
Eppure, deve esserci una “linea guida” che valga per tutti!
Per
questo motivo ho deciso di chiedere il parere di Paola
Cimarosti,
la mia guida, che
da
oltre 15 anni lavora come Terapeuta
olistico e Consulente spirituale
e che ha avuto modo di seguire molte coppie aiutandole a ritrovare
equilibrio e serenità.
Io:
Ciao Paola, Cosa pensi delle incomprensioni all’interno delle
coppie, che cosa le causa?
Paola
C.:
Le incomprensioni all’interno della coppia sono estremamente
frequenti. Spesso sono dovute a problematiche legate alle singole
parti così come a difficoltà nel mantenere una visione oggettiva
della realtà.
Ognuno
tende a vedere e vivere il mondo secondo il
proprio punto di vista e le proprie aspettative,
che spesso sono dettate da disarmonie
e vuoti personali.
Una
delle prime cose da fare è approcciare a se stessi con onestà e il
desiderio di vedere la propria vera essenza per come è.
Riconoscere
le aspettative che nutriamo nei confronti dell’altro e la loro
effettiva legittimità. Come si diceva nel tuo post precedente,
spesso
desideriamo che il nostro partner aderisca ad un modello di persona
che è di nostra fantasia.
Ci impuntiamo e sottoponiamo il nostro compagno/a ad una pressione
inutile e dannosa.
Questo
crea un sottofondo di disarmonia che sale in superficie con molta
facilità, soprattutto durante le discussioni o le occasioni
importanti.
Io:
Come suggerisci di comportarsi, dunque, quando questi stati d’animo
prendono il sopravvento?
PaolaC.:
Come dicevi tu, in caso di litigio è importante cercare di mantenere
il controllo
delle proprie emozioni e frustrazioni.
E’
utile prendersi un tempo
di “decompressione”
per ritrovare il proprio centro e respirare. Rinnovare il sentimento
d’amore e le motivazioni che stanno alla base del rapporto può
essere utile, tuttavia non è sempre facile in questa fase. Pertanto
potremmo semplicemente “far
sbollire” la rabbia
e invitare il nostro partner a fare lo stesso in previsione di un
colloquio più tranquillo. Tu hai giustamente accennato all’
“ascolto profondo”. E’
fondamentale ascoltarsi a vicenda.
Ed è fondamentale sentirsi ascoltati. Per questa ragione suggerisco
di concordare a priori che ognuno dei due parlerà e verrà
sinceramente ascoltato. Non c’è nessuna fretta. Entrambi avrete il
tempo di esprimervi ed è bene che ne siate consapevoli. Non
sovrapponete le voci. Ognuno avrà modo di essere ascoltato. Questo è
fondamentale per evirare di trasformare la stanza in un ring e la
conversazione in grida.
Da
questo punto e con questi presupposti la conversazione e i
chiarimenti potranno avere luogo serenamente e in modo costruttivo.
Io:
Una specie di “tavola delle trattative”?!
PaolaC.:
Esattamente! E’ solo creando la situazione
per un dialogo,
che il dialogo può avvenire. Ciò rende possibile ed agevola
l’esternazione dei propri sentimenti, paure e fastidi, così come
la richiesta di cambiare ciò che non va. Naturalmente è
fondamentale che chi ascolta mantenga un atteggiamento costruttivo e
propenso
a trovare un punto d’incontro corretto e ragionevole per entrambi.
Questa
è la fase in cui ci si parla da cuore a cuore, da anima ad anima. La
fase in cui potenzialmente si crea la massima vicinanza e fusione tra
gli esseri.
Quando
la coppia si basa su motivazioni sane è adesso che si riscoprono i
sentimenti più veri e l’amore incomincia a fluire. Ci si parla
quasi più da amici che da partner e, insieme, si trovano i nuovi
equilibri che permetteranno ad entrambi di maturare sia come singoli
individui che come coppia stessa.
Io:
Mi sembra molto bello. Come se un litigio usato bene possa generare
amore più ancora delle situazioni di tranquillità.
PaolaC.:
Effettivamente è così. Si tratta di trasmutare un’energia di
fuoco e rabbia in qualcosa di costruttivo, anche spiritualmente.
Piano piano si apprenderà a considerare i litigi
come pretesti per fermarsi e conoscersi meglio.
Occasioni per avvicinarsi, recuperare i legami e generare nuova
energia d’Amore. Con il tempo vi accorgerete che non sarà più
nemmeno necessario passare dalla fase litigio.
Io:
Ti
sottopongo ora delle domande che ho riscontrato essere molto
frequenti tra le persone con le quali abitualmente mi relaziono.
Prima
di tutto, come comportarsi
se
l'altra persona si pone sulla difensiva, o, peggio, in maniera
aggressiva e litigiosa |Insomma, come possiamo comunicare con chi non
vuole “collaborare” o non ci ascolta?!
PaolaC.:
la cosa migliore è non insistere nel voler chiarire
immediatamente. Chiedete al vostro partner di prendersi un tempo
per far “sbollire” la rabbia e, contestualmente, fissate un
colloquio di li a poche ore. Di solito aiuta un atteggiamento del
tipo:”Comprendo la tua rabbia/delusione/frustrazione, ma desidero
parlarne con serenità indipendentemente da quello che sarà l’esito.
Che cosa ne pensi se ora ci prendiamo uno stacco e ci vediamo questa
sera per cena/domani a colazione?” Sembra una cosa ovvia, ma se
detta con calma e col cuore l’altra persona si sente compresa e
rispettata ed è facile che accetti di riparlarne in un secondo
tempo.
Io: Ma quando di fronte a noi c'è una persona ostile, non credi sia naturale
non riuscire a mantenere il controllo?!
PaolaC.:
Oh sì, certo che è naturale! Ma in genere è anche la cosa più
controproducente in assoluto. Un po’ di self control in casi
d’incendio aiuta sempre, a meno ché non si renda super
necessaria una posizione di forza per riportare la situazione in
“carreggiata”. Anche questa valutazione però deve essere fatta
il più lucidamente possibile.
Io:
E, se dopo un certo numero di "tentativi", ci rendiamo
conto che la situazione
non cambia, questo può considerarsi un "campanello d'allarme" di un problema di
coppia più serio?!
non cambia, questo può considerarsi un "campanello d'allarme" di un problema di
coppia più serio?!
Paola
C.: Se per tentativi intendi “tentativi di chiarimento e
recupero”, direi di sì. E’ molto probabile che, come tutto del
resto, le tensioni abbiano radici profonde. Andare alla base è
fondamentale. Di li si comprende se e quanto il problema è di coppia
o relativo al vissuto del singolo individuo.
Io:
Prendiamo per buono di riuscire a comunicare in maniera "civile"
ed
amorevole con il nostro partner e prendiamo sempre per buono che lui ammetta di
aver sbagliato e prometta di impegnarsi a "cambiare": come dovremmo comportarci nel caso in cui poi perseveri negli atteggiamenti che ci fanno soffrire?!
amorevole con il nostro partner e prendiamo sempre per buono che lui ammetta di
aver sbagliato e prometta di impegnarsi a "cambiare": come dovremmo comportarci nel caso in cui poi perseveri negli atteggiamenti che ci fanno soffrire?!
PaolaC.:
Parlarne con la massima calma, segnalare il nostro disagio rispetto
alla situazione e coinvolgerlo in un’analisi.
Se
il parnter è uomo, è bene che tutto questo avvenga in maniera
leggera e quasi divertente, I maschi tendono facilmente a scappare
dalle tavole rotonde, soprattutto quando sanno di essere
“colpevoli”...
Io:
Un'ultima domanda: quanto pensi influisca la routine, lo stress, il
lavoro, nei rapporti di coppia?! E cosa fare per riuscire ad evitare
questa "ingerenza"?!
PaolaC.:
Naturalmente stress, routine e lavoro non sono sempre amici della
coppia, ma possono diventarlo quando vissuti in maniera costruttiva.
A volte servono proprio per portare in superficie delle cose
importanti che necessitano di essere prese in considerazione e
cambiate.
Per
evitare la loro “ingerenza” suggerisco di separare sempre ciò
che riguarda il lavoro dalla vita affettiva. Quando tornate a
casa chiudete il mondo fuori dalla porta! Instaurate argomenti di
dialogo vari e dinamici, così come abitudini sane e flessibili, per
evitate che anche la routine della coppia crei un terreno stantio e
quindi poco fertile. Una regola importante è rendersi conto che
la coppia è fatta di individui ognuno dei quali ha la propria
sensibilità, caratteristiche e tempi. Pertanto l’equilibrio e la
crescita avvengono sui fili della delicatezza e della giusta misura.
Si trattata sempre di dinamiche personali affidate alla maturità
e al sentire di ciascuno. Spesso siamo più noi donne a dover
gestire e creare questi equilibri, ma fa parte della nostra natura,
perché non manifestare la femminilità anche in questo?
Io:
Insomma, il compito più “gravoso” tocca sempre a noi donne! Cosa
augureresti alle coppie moderne? E cosa suggeriresti, in general,e
per una serena e lunga relazione di coppia?
PaolaC.:Alle
giovani coppie auguro di riscoprire i valori
di trasparenza, lealtà e rispetto reciproco. Rinfrescare
i “vecchi” valori e principi spesso riporta le cose alla loro
vera essenza, cosa che i media e i modelli di successo moderni non
valorizzano affatto uccidendo la coppia e spingendo le persone a
“perdersi” invece di rimanere su un percorso, forse poco “cool”,
ma molto più solido.
I
segreti di una relazione gratificante e duratura sono essenzialmente
la comunicazione e la complicità.
E’ fondamentale essere e sentirsi prima di tutto amici.
E’ l’amicizia la forma d’amore più solida, quella che conosce
il perdono, il supporto e la complice condivisione. Da un amico non
ci aspettiamo molto se non il suo amore e supporto incondizionato. Lo
stesso deve essere per il nostro partner al quale invece spesso
attribuiamo il ruolo di pillola della felicità o di “salvavita”.
Coltivate l’amicizia pura
e incontrerete l’amore...
Io:
Non ho più nulla da aggiungere... :)
Per conoscere Paola: www.paolasole.com
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