20 aprile 2011

Autoguarigione: finalmente arrivano i seminari anche in Italia!


La giornata di ieri è andata contro ogni mia aspettativa! Per fortuna, direi. Partiamo dall'inizio: Paola, la mia consulente olistica, mi contatta felicissima di comunicarmi che a luglio organizzerà un seminario di autoguarigione a Roma. Appena apprendo la notizia, il mio pensiero si riassume in pochi secondi dal “voglio esserci” al “Francesco non acconsentirà mai!”. Sconsolata, non me la sento di smorzare l'entusiasmo della mia interlocutrice, che si mostra radiosa di potermi finalmente offrire la possibilità di seguire un suo corso (da me tanto agognato) e di poterci finalmente rincontrare.
Cerco comunque di “mantenere le distanze” dalla cosa, poiché non è nelle mie abitudini dare una conferma che non sono sicura di poter rispettare e, quando Paola si interrompe per qualche minuto, per continuare le sue ricerche su internet, mi riservo quel tempo per riflettere sul cosa fare. Ripeto, da una parte il mio cuore balla il “waka-waka”, dall'altra la vocina del cervello (prima o poi le darò un nome) continua a frenarmi elencandomi una serie di “buone” ragioni per cui sarebbe preferibile non partecipare al seminario. So che Francesco è molto scettico e chiedergli di accompagnarmi ad un incontro di cui, quantomeno, non gli importa niente, per di più costringendolo a rimanere ore da solo a vagare in mezzo alla natura, mi sembra davvero una forzatura. Già di mio non sono abituata a “chiedere”, figuriamoci per una cosa che costituirebbe per lui anche un sacrificio non indifferente. Così, quando Paola mi ricontatta, mi affretto a dirle, motivandole le ragioni, che non sono sicura che prenderò parte al seminario e, pertanto, di organizzarlo indipendentemente dalle mie esigenze e aggiungo alla conversazione una eloquente faccina triste. Se è vero che le motivazioni che ho addotto sono tutte valide e ragionevoli, allora perché avverto questo forte senso di delusione? Io lo so perché! Perché potrei anche andarci da sola a Roma, ma A) sono cosciente del fatto che a Francesco non farebbe piacere una mia assenza da casa per due giorni; B) ogni volta che penso di viaggiare da sola, mi si incasina la testa e mi prende il panico! Insomma, sono la marea di scuse che mi invento per non affrontare le mie paure, a farmi venire i sensi di colpa. Ad ogni modo, giacché so che, perlomeno nell'immediato, non sarò in grado di gestirle, decido di prendere tutto il (poco) coraggio che mi resta a disposizione e chiedere a Francesco se vuole accompagnarmi. Si vede che qualcuno deve avermi voluto aiutare, perché il mio paziente fidanzato non se lo fa ripetere due volte e mi risponde con un deciso, immediato, luccicante e luminoso “SI”! Adesso, sarà perché è disponibile lui o perché sono stata brava io a saperglielo chiedere, il risultato rimane lo stesso: lavoro permettendo, mi accompagnerà a Roma. Questo significa che, al 90% sono già lì! Una volta appianate tutte le difficoltà, non mi restava, quindi, che chiedere a Paola in cosa consistesse precisamente il seminario ed il concetto di autoguarigione in generale. Inutile dire che, ormai presa per sfinimento, ha ceduto alle mie cento domande, che così si riassumono:

Paola, cosa intendi quando sostieni che possiamo “autoguarirci”?
In realtà non lo sostengo io, ma la natura stessa del nostro organismo.
Significa che è predisposto a prendersi cura di se stesso e guarirsi, quantomeno entro certi limiti e in funzione di quanto gli permettiamo di farlo. Pensiamo per esempio al semplice fenomeno della cicatrizzazione, in piccolo. In grande, il nostro organismo, quando lasciato libero e appropriatamente supportato, può compiere “miracoli” ben più consistenti, a volte ritenuti non comprensibili dalla medicina allopatica”.
Ciascuno è in grado di guarire se stesso, o sono necessarie “percezioni” particolari?
Ciascuno è in grado di guarire sé stesso, abbiamo tutto in dotazione. Una particolare sensibilità è sicuramente d’aiuto, ma non strettamente necessaria”.

In cosa consistono le tecniche di autoguarigione”?
Ci sono differenti metodi e tecniche anche molto semplici che possiamo praticare quando necessario se non addirittura a livello preventivo. Alcuni si basano sulla visualizzazione, altri sul respiro o sull’energia. Spesso addirittura li applichiamo istintivamente, senza nemmeno rendercene conto, come quando appoggiamo la nostra mano su una parte dolorante. In quel momento stiamo inconsapevolmente trasferendo energia al nostro corpo aiutandolo a calmare il dolore o comunque a guarire. Se a questo gesto istintivo aggiungiamo un po’ di consapevolezza di quello che stiamo facendo, energia di guarigione, un appropriato respiro e visualizziamo il nostro corpo che guarisce, allora il risultato è molto più profondo. Queste sono alcune delle semplici tecniche che possiamo utilizzare. Ne esistono di più complesse e potenti che lavorano in modo molto sottile anche su piani più elevati di quello fisico come ad esempio quello spirituale. Una cosa importante, e per me di grande fascino, è che possiamo intervenire efficacemente sia sul fisico che sulle nostre emozioni, mente e anima, operando così vari tipi di guarigione tra cui, appunto, quella spirituale”.

Quanto conta, anche in questo caso, la respirazione?
Una corretta respirazione è fondamentale per la nostra salute in generale e in tutte le nostre attività. Da quelle sportive al semplice relax. Nel caso di pratiche di auto guarigione assume un ruolo di grande rilievo in quanto è anche attraverso il respiro che si veicola l’energia”.

Quanto il pensiero positivo può influire sul nostro benessere psico-fisico?
Tantissimo. Il pensiero è energia e l’energia positiva non può fare altro che portare, e mantenere, positività. In tutto, anche al nostro organismo e alla nostra mente. Meglio che essa sia abitata da pensieri di luce piuttosto che da “mostriciattoli” negativi. Inoltre, per nostra natura, attraiamo ciò che vibra alla nostra stessa frequenza. Pertanto, credo che concorderai con me che sia meglio attrarre positività”.

Ci spieghi l'importanza della “visualizzazione creativa”?
Nello specifico la visualizzazione creativa viene utilizzata per, appunto, creare qualcosa. Fosse la guarigione, un evento o stimolare determinati sentimenti ed emozioni. Quando pensiamo o visualizziamo qualcosa, in un qualche luogo l’abbiamo creata. Tecnicamente più le diamo energia, più probabilità ci sono che essa scenda nei piani inferiori fino a divenire materia o cambiare la materia stessa, come nel caso di certi tipi di guarigione. Va da sé che questo dipende molto anche da come creiamo, con quali motivazioni, sentimenti e purezza di cuore. Inoltre il risultato è in stretta correlazione con quelli che sono i piani di Dio per noi. A volte una malattia è necessaria per comprendere determinate cose, oppure, per esempio, può avere origini karmiche. In entrambi i casi non siamo nel diritto di interferire altrimenti danneggeremmo il percorso di quella persona impedendole l’apprendimento che la porterà avanti. In questi casi è quindi più raro che si verifichi una guarigione”.

Quanto tempo ci vuole per imparare ad “autoguarirsi”?
Utilizzando correttamente i metodi più semplici, come quelli che abbiamo citato, anche pochi minuti. Ma è solo con la pratica assistita da una persona esperta che si ottengono i risultati più significativi e piano piano si passa a lavorare sui livelli più delicati e sottili dell’essere”.

Cosa significa “Realizzazione personale”?
Significa la piena realizzazione di sé e delle proprie qualità. Spesso siamo persone dotate di talenti che però non conosciamo o non riusciamo ad esprimere come vorremmo. Ciò è dovuto soprattutto ad una serie di ostacoli come timori, rigidità, traumi, ecc.. che impediscono alla nostra personalità di evolvere e manifestarsi pienamente dandoci quel senso di pace e unità con noi stessi al quale tutti ambiamo.
Grazie ad un lavoro di autoconoscenza e di presa di coscienza dei nostri freni e delle loro origini, possiamo, appunto, guarire ciò che ci limita e consentire al nostro essere di fiorire magnificamente”.

Attualmente svolgi i tuoi seminari in Egitto, ma sappiamo che sarai presto anche in Italia, puoi darci qualche anticipazione sui seminari?
Sto lavorando ad un paio di incontri che si terranno a fine giugno nella provincia di Udine (25 e 26 giugno) e poi a Roma (2 e 3 luglio). Si tratta di seminari della durata di un week end durante i quali i partecipanti impareranno a mettersi costruttivamente in ascolto del proprio corpo, imparando anche ad interpretare i segnali che esso invia loro, per poi muovere i primi passi di auto guarigione. Si lavora inizialmente solo sul piano fisico per poi lentamente passare a quello emotivo, psicologico e spirituale seguendo il ritmo e il tracciato indicato dall’anima di ciascun partecipante. Ognuno quindi lavorerà su se stesso e vivrà un’esperienza molto personale che potrà condividere con gli altri durante i frequenti momenti dedicati al confronto e allo scambio, arricchendo così il suo bagaglio e quello di tutti i suoi compagni di “avventura”. In questo contesto si tratteranno argomenti legati all’energia, alla spiritualità e alle leggi universali. Si praticheranno esercizi di yoga e si lavorerà molto con la meditazione, il tutto finalizzato ad una migliore conoscenza di sé, dell’universo e, naturalmente alla guarigione che libera l’anima per far si che ognuno trovi la propria via verso la realizzazione del Sé”.
Non disponendo ancora dei dettagli organizzativi in via definitiva, per informazioni sui seminari, i trattamenti olistici e le sedute di consulenza vi invito a visitare il mio sito www.paolasole.com ,oppure a contattarmi a mezzo mail all'indirizzo info@paolasole.com

Insomma, curiosità soddisfatta! Adesso non mi resta che preparare la valigia...

1 commento:

  1. Bella 'sta cosa del waka-waka:) e brava tu a riconoscere i trabocchetti delle tue stesse "paure". Un abbraccio curiosa di sapere se quel 90% si trasformerà in qualcosa di più pieno e completo tipo un 100%. :)

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