"FOREST" di GLORIAdis |
Sveglia alle
8.30 del giorno seguente per prepararmi, fisicamente e
psicologicamente, a questa prima avventura, affrontata senza
particolari aspettative, ma con grande curiosità, dovuta sopratutto
al fatto che non avevo la benché minima idea di cosa mi aspettasse,
se non in linee molto generali. Insieme a Paola ho atteso
l'arrivo dei miei compagni, che, fino a quel momento, erano state
solo presenza virtuali su facebook, per cui, al di là dell'idea, più
o meno esatta, che avevo potuto farmene io, per come la vedevo, fino
a che non avessero varcato la soglia, sarebbero rimasti solo frutto
della mia fantasia. Senza addentrarmi in dettagli inutili, sono
arrivati nell'ordine, Claudia, Giovanna ed Andrea e Gloria e,
dopo i convenevoli di rito, siamo entrati nella tensostruttura che ci
avrebbe ospitati.
Dopo una
breve, ma significativa, presentazione, Paola, introducendoci,
ci ha chiesto di presentarci a nostra volta: chiaramente ho iniziato
io che, come al solito, per vincere la timidezza, ho cacciato fuori
tutta la faccia tosta di cui dispongo. Abbiamo proceduto con il giro
di saluti, fino ad arrivare a Gloria, la quale ha chiesto di
poter abbracciare ciascuno di noi. Nota dolente per me, che
non riesco a rassegnarmi al contatto fisico con un estraneo (ma forse
neanche con un amico), poiché lo reputo un gesto di grande intimità:
mi sono avvicinata a lei, non riuscendo a vedere nessuna alternativa
ed ho proteso le mie braccia verso le sue spalle, in un gesto cauto
ed un po' goffo, avvertendo una specie di membrana sottolissima
circondare la parte anteriore del mio corpo, per garantirmi la giusta
distanza ed il corretto distacco. Andrea, che pure era stato
invitato alla medisima “pratica”, ha puntualizzato subito che per
lui l'abbraccio è un atto riconducibile più ad un sentimento
d'amore passionale, che un gesto elargibile a chiunque; parole le sue
che mi hanno dato il coraggio di dichiarare ad alta voce lo stesso
imbarazzo, anche per giusitificare la “distanza” che era stata
certamente percepita da Gloria. Mentre i miei interlocutori
parlavano, mi sono presa qualche minuto per osservarli profondamente
e cercare di scoprire le perone che avevo di fronte: Gloria,
che appena spuntata sull'uscio, mi aveva dato l'impresisone di una
persona un po' scostante, ha subito cominciato a rivelare, invece,
tutta la sua luce e la sua positività; di Claudia ho colto
l'aspetto timido e riservato, che, onestamente, non mi aspettavo
avesse; Andrea, un uomo dalla personalità molto forte e
strutturata, idee chiare, ma qualche “vuoto” che tentava di
nascondere (a se stesso); Giovanna arrivata carica di
aspettative e con una crisi interiore che si percepiva nitidamente
dall'energia che emanava, determinata ad affrontarla ed a risolverla
a tutti i costi.
In questa
perfetta atmosfera di profumi e vibrazioni, ci siamo preparati per il
primo “esercizio”, il rilassamento. Per fortuna i
miei due mesi di yoga mi avevano abituata a questa pratica,
quindi sono riuscita ad evitare che il mio “cervello-scimmia” mi
sballottasse tra mille pensieri inutili, riuscendo, invece, ad
abbandonarmi completamente: una ventina di minuti, più o meno, in
cui il mio corpo di luce ha deciso di elevarsi un pochino,
lasciando, pesante, al suolo il suo contenitore. La sensazione è
stata quella di avere addosso una Francesca leggera, impalpabile:
avvertivo distintamente sulla pelle la vibrazione di un altro corpo;
sapevo di essere “sveglia”, anche perché avvertivo chiaramente
le parole di Paola che ci guidava in questo stato di
semicoscienza, eppure, mi sfuggiva il senso del tempo, sentivo il mio
corpo immobile e pesantissimo, vedevo delle immagini che percepivo
come reali (di me che aiutavo qualcuno ad estrarre un proiettile da
una gamba) eppure non stavo sognando, perchè ero perfettamente
consapevole di essere sveglia.
Una volta
“risvegliati” da questo rilassamento profondo, Paola
ci ha spiegato cosa sono i chakra e come “pulirli”,
invitandoci a “fissare” qualunque sensazione o colore
percepissimo durante l'esercizio. Bene, a questo punto mi sono
persa! Per quanto mi sforzassi di osservare, non riuscivo a vedere
prorpio niente, se non un paio di colori, rosso e verde se non
sbaglio, in punti in cui avrei dovuto vederne altri e un profondo
buio all'altezza del “terzo occhio”. Quando Paola
mi ha chiesto cosa avessi “sentito” o visualizzato, le ho
risposto in maniera piuttosto incerta, quel “terzo occhio” nero
non lasciava certamente presagire nulla di buono: “forse è
piuttosto sporco quel chakra”, ha commentato Paola. Beh,
non saprei, ma fatto sta che, per quanto abbia cercato di sforzarmi,
da questo esercizio sembrerebbe essere uscito ben poco! La mia
frustrazione è aumentata quando, ascoltando gli altri descrivere le
proprie sensazioni, hanno cominciato ad elencare una serie di
visulizzazioni bellissime, piene di colori vivaci avvertiti molto
distintamente. A quel punto non sono riuscita a trattenermi ed ho
esclamato: “Va be', allora sono malata!”. La risata generale e le
rassicurazioni di Paola, che mi ha detto che non tutti
reagiscono agli stimoli allo stesso modo, mi hanno un po' sollevata
dalla delusione che ho provato per non essermi sentita all'altezza.
Dopo un po'
di domande e di illustrazioni da parte di Paola, è arrivata
l'ora della tanto agognata pausa pranzo; per quanto possa sembrare
strano, avevamo utilizzato un bel po' di energie e lo stomaco
cominciava a brontolare, così ci siamo letteralmente tuffati a
tavola, dove “avremmo” voluto appagare il nostro senso di fame.
Dico “avremmo” perchè alla fine, la pseudo cucina vegetariana
che ci è stata offerta, non ha soddisfatto pienamente le nostre
aspettative: passi la lasagna con le zucchine, ma i finocchi al
graten non si potevano mangiare (resti tra noi...)! [Continua...]
(Il quadro rappresentato in foto fa parte delle opere di Gloria, visibili sulla sua pagina di facebook)
"timida e riservata"..vero :-)
RispondiEliminaCiao Francesca,
RispondiEliminagrazie per il racconto... Io purtroppo o forse per fortuna ... chi lo sa veremente... non sono riuscita a venire a Roma. Sabato e domenica però - last second - ho partecipato a Milano ad un seminario dedicato al chakra del cuore.
Bello quindi il confronto...
Noi eravamo 19, tutto piu facile quindi... molte energie diverse che si sono amalgamate e che hanno abbracciato tutti noi dandoci la forza di affrontare il nostro CUORE.
:-) attendo la tua seconda parte.
grazie
Stefania