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Dott. Carlo Iannace |
Ci stupisce come
un sistema giudiziario, che troppo spesso si mostra impreparato e
superficiale di fronte ai più efferati casi di omicidio, manifesti,
poi, così tanta solerzia e celerità quando ad essere sospettato è un medico.
Paculato, truffa, falso ideologico: queste le accuse che hanno portato all'arresto del Dott. Carlo Iannace,
noto e stimato professionista originario di San Leucio del Sannio
(Benevento), insieme ad altre 4 persone del suo staff ed al primario di
chirurgia dell'ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino.
Tempestiva e forte la reazione delle migliaia di donne salvate proprio
grazie alle mani esperte ed alla grande professionalità del
Dott. Iannace,
che oggi, attraverso manifestazioni di protesta e “comitati virtuali”
sui maggiori social network, gridano e sostengono a gran voce la sua
innocenza e l' assoluta estraneità alle accuse che gli sono state
rivolte, attraverso lo slogan "Carlo Iannace, una persona perbene!".
Carlo Iannace,
un curriculum folto ed impeccabile ed una passione per il suo lavoro
tale da trasformare la sua attività in una vera e propria missione:
nessun orario di lavoro per lui, non giorni di ferie, perché il
cancro al seno non aspetta, che sia il 25 dicembre o ferragosto.
Ore
passate nel suo ambulatorio, a visitare donne, provenienti da ogni
parte di Italia, disposte ad attenderlo per ore, pur di sottoporsi ad un
controllo da parte dell'unico medico in cui
riponevano la loro fiducia, uno dei pochi ancora in grado di coniugare
grande competenza ad una spiccata umanità, di stabilire, tenendo fede
al giuramento di Ippocrate, un legame di sincerità con i suoi pazienti.
Sono centinaia le donne che, attraverso le proprie testimonianze,
ricordano le parole di sostegno e di conforto pronunciate dal “loro” dottore,
quando, a poche ore dall'operazione, le rassicurava che sarebbe andato
tutto bene, infondendo in loro quella determinazione che molto
influisce in casi così delicati; la “medicina” più efficace di tutte,
che le avrebbe aiutate ad affrontare con coraggio una malattia
devastante, sia a livello fisico che psicologico. E se oggi a queste
donne è data la possibilità di manifestare contro questo provvedimento
ritenuto ingiusto, è proprio grazie alla caparbietà ed alla dedizione
del Dott. Iannace, che, sprezzante
delle voci che già da qualche giorno circolavano sul suo conto, ha
continuato ad operare fino all'ultimo momento, perchè il suo pensiero
era costantemente e primariamente rivolto alle sue pazienti, che non
poteva abbandonare.
Un medico preparato, dunque, ma, prima di tutto, un uomo onesto,
che arrossiva al solo parlare di denaro, che girava lo sguardo,
imbarazzato, ogni volta in cui una paziente, a visita nel suo studio
privato, gli chiedeva quale fosse il suo onorario, rispondendo “ vai, ne
riparliamo la prossima volta”. Neanche una bottiglia di vino accettava
in dono il Dott. Iannace, invitando le pazienti,
piuttosto, a fare beneficenza al centro oncologico dell'ospedale, fiore
all'occhiello, grazie al lavoro suo e degli altri altri membri del suo
staff, della città di Avellino. Encomi sono giunti da
ogni parte d'Italia, non solo da gente comune, ma anche da parte di
altri medici, che sperano di poter rivedere, quanto prima, il loro
collega girare di nuovo tra le corsie dell'Ospedale. Chi sono, allora,
le voci fuori dal coro, i dissenzienti che hanno denunciato queste
ipotetiche irregolarità a carico del Dott. Iannace e
del suo staff medico? Alcune voci di popolo parlano di un “colpo basso”
da parte di colleghi invidiosi, altre, di oppositori politici, poiché
il Dott. Carlo Iannace era anche sindaco del suo paese d'origine.
Noi
ci auguriamo che la magistratura faccia il suo corso con competenza ed
attenzione e, se un reato sussiste, è giusto che chi l'ha commesso
paghi. Ma, a questo punto, se l'intento è davvero quello di epurare il
settore della Sanità pubblica dal marciume, aneliamo che l'inchiesta si allarghi, coinvolgendo anche quei medici
che, pur lavorando in strutture pubbliche, prendono “mazzette”
sottobanco, che “consigliano” ai pazienti di eseguire le operazioni
presso le proprie cliniche private, per garantire la buona riuscita
dell'intervento, o che promettono “sconticini” a chi rinuncia alla
fattura.
Qualcuno, nelle ultime ore, ha definito il Dott. Carlo Iannace
un “Santo”; noi preferiamo pensare che si tratti soltanto di un “uomo”,
nel senso letterale del termine, come tale, provvisto ancora di quel
senso di “umanità” e compassione che, oggi, sfugge a molti.
“Lei ha dei nemici? Bene, questo significa che ha lottato per qualcosa, nella sua vita.” W. Churchill
spero al piu presto che il dottore iannace che ho conosciuto in circostanze non belle esce da questa situazione,come lui e sempre riuscito a sistemare molte donne da problematiche molto serie,facendo luce sulla incresciosa vicenda che la colpito in modo violento e che i veri colpelovoli abbiano un lume di coscienza riconoscendosi come tali senza far incolpare persone estrane a questa vicenda.una paziente
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